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Mezzotono
Mezzotono
Preludio Music
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Pippo
Lombardo “Marchio Bossa”
The very best of italian lounge music
Azzurra Music
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Pippo
Lombardo “Marchio Bossa”
Colorando
Azzurra Music
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Pippo
Lombardo “Marchio Bossa”
Italian Lunge Music
Azzurra Music |
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Pippo
Lombardo “Marchio Bossa”
No Bossa, No Party
Azzurra Music |
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Pippo
Lombardo “Marchio Bossa”
Fantasy
Azzurra Music |
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www.marchiobossa.com |
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FRANCESCA
LEONE
Com Os Violões
Fo(u)r
CD BE007 - 2010 |
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Francesca
Leone
voce
Guido Di Leone
chitarra elettrica e classica
Eddy Palermo
chitarra elettrica e classica
Dario Di Lecce
contrabbasso
Fabio Delle Foglie
batteria
Renato D'Aiello
sax tenore |
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Cosa accade se uniamo l’esperienza e l’ineccepibile talento di due chitarristi del calibro di Guido Di Leone e Eddy Palermo con la voce inconfondibile e cristallina di Francesca Leone? Proprio “Com os violoes” (trad. “con le chitarre”) rende possibile questa commistione incredibile di animi così diversi eppure così strettamente legati alla musica brasiliana e alle sue tradizioni. Eddy Palermo così come lo conosciamo è una delle massime espressioni in Italia (e non solo) dello stile Bossa Nova e Samba e tutte le variazioni che ne derivano, con un continuo occhio di riguardo verso il jazz. Guido Di Leone è maestro nel Jazz Swing, Bop, West Coast (e non solo) e grande esperto di Bossa Nova, fautore non a caso di vari progetti ben inseriti in tale ambito (Abrasileirado, Trio De Janeiro e l’album “Bossa na minha casa” gli ultimi due prodotti dalla Fo(u)r). L’incedere ritmico è affidato a due talentuosi musicisti emergenti (si fa per dire) della scena jazzistica italiana: Fabio delle Foglie alla batteria e Dario Di Lecce al basso, in continua sintonia e compattezza melodico-ritmica. Cuore pulsante, la voce di Francesca Leone grande interprete dinamica, leggiadra e incredibilmente coinvolgente. Sentiamo la passione per ciò che canta attraverso la sua esecuzione e ci lasciamo trasportare senza remore nella saudade collettiva del disco. Apre la chitarra di Eddy che sola accompagna “Você”, registrata sul canale sinistro (al canale destro quella di Guido) e con fiorettature melodiche entra Guido. L’osmosi fra i due chitarristi è godibilissima. “Estamos Aí” nasconde una gradita sorpresa grazie ad un riarrangiamento di Eddy: il brano è una bossa nova dal tempo metronomicamente ‘allegro’ ma a metà brano tutto raddoppia e parte un energico e velocissimo unisono chitarra voce che mette in risalto le eccellenti capacità tecniche di Francesca. “Bolsa Nova” è un brano dal titolo scherzoso (letteralmente “borsa nuova”) composto da Guido e Francesca, che vede un’altra sorpresa: la partecipazione del grande sassofonista Renato D’Aiello, d’origine partenopea ma impegnato nella scena jazzistica londinese qui a regalarci un solo elegante e in perfetta armonia con lo stile, ricordandoci proprio lo Stan Getz del connubio Getz-Gilberto. “Samba de uma nota so” vede un arrangiamento di Guido con un’invenzione ritmica moderna sull’intro e un canone sull’inciso. Possiamo qui ascoltare poi le abilità jazzistiche di Francesca, nel suo scat su un brano sicuramente non facile per un’improvvisazione vocale. Con “Deixa” Francesca ci regala un mood vocale versatile e con le dinamiche giuste, di uno spessore interpretativo unico mentre Eddy fioretta con la chitarra semiacustica su un tappeto ritmico di Guido con la chitarra classica, per poi abbandonarsi in una sapiente costruzione del fraseggio. Il solo successivo di Guido denota anche le scelte timbriche in un disco di continua fusione fra suoni acustici ed elettrici delle chitarre, come a voler estendere un ponte fra classico e moderno, fra vecchia scuola, tradizione e modernità. “Tristeza De Nos Dois” scorre liscia e riflessiva, nella sua semplicità esecutiva e nello scambio di soli fra Eddy e Guido, marchio di fabbrica di quest’album. “Corcovado” vede la partecipazione della sola chitarra di Eddy Palermo che accompagna la voce in una kermesse che estrinseca tutte le sue qualità chitarristiche. Un festoso partido alto e un nuovo adattamento armonico rinverdiscono un classicissimo come “O Barquinho”, evidente volontà di voler sorprendere di continuo l’ascoltatore anche con gli arrangiamenti e non con sterili e banali riproduzioni di standard. “I Concentrate on You”, unico brano in inglese porta la firma di Cole Porter e un’altra perla solistica di Renato D’Aiello. Un doveroso tributo a Joao Gilberto e ad Antonio Carlos Jobim chiudono l’album con “Minha Saudade”, in stile samba lounge e “Fotografia” rivisitata in chiave ballad. Il disco insomma mette d’accordo aficionados della Bossa Nova grazie all’interpretazione magistrale di Francesca Leone con chiavi di lettura interessanti e stimolanti anche per estimatori della chitarra, strumento musicale che proprio nella bossa trova una radice in cui affondare la propria dicotomia fra virtuosismo e tappeto d’accompagnamento.
A cura di Gianluca Cardellicchio |
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FRANCESCA
LEONE
All The Way
THE JIMMY VAN HEUSEN SONGBOOK
Fo(u)r
CD CL201 - 2006 |
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Francesca
Leone
vocal, arrangements
Guido Di Leone
guitar, drums, arrangements
Teo Ciavarella
piano
Aldo Vigorito
double bass |
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Chi
è Jimmy Van Heusen? Indubbiamente uno dei maggiori
“songwriter” americani, colui che ha scritto
alcune fra le più belle canzoni del secolo ormai
trascorso. Cominciamo dal principio: pianista, compositore, arrangiatore,
nasce nel 1913 a Syracuse-New York con il nome di Chester
Babcook, gli amici lo chiamavano Chet … nel 1928
viene ingaggiato da una radio locale per far suonare
alcuni dischi ed è proprio in questa occasione
che i suoi amici d’infanzia gli consigliano di
utilizzare un nome d’arte. E’ il suo amico
Ralph Harris che un giorno, guardando fuori dalla finestra
dell’Hotel Syracuse osserva un cartellone pubblicitario
che raffigurava i colletti da uomo Van Heusen, gli suggerisce
il cognome. E il nome? Ralph gli propone quello di uno
dei suoi cugini preferiti. Si chiama James. Nel 1933
Jimmy arriva a New York ed incomincia a lavorare a Tin
Pan Halley, la mecca della “popular music”
all’inizio del xx secolo. Raggiunge una discreta
fama nel 1939 quando scrive per Benny Goodman “Darn
that dream”. Nel periodo ‘39/’40 scrive
60 brani che diventano successi radiofonici. Nel 1940
avviene l’incontro con Johnny Burke con il quale
intraprende una collaborazione assai prolifera; insieme
scrivono diversi brani per la PARAMOUNT PICTURES, 23
dei quali per i film di Bing Crosby. Nel 1944 ricevono
un Oscar per il brano “Swinging on a star”
tratta dal film “Going my way” (un classico
di Bing Crosby). Un altro incontro importante per la
carriera di Van Heusen avviene nel 1950 con Sammy Cahn.
Insieme scrivono “All the way” tratta dal
film “The joker is wild” e vincono un altro
Oscar… e tanti altri ne sono seguiti… Per
lo show televisivo “Our Town” scrivono “Love
and Marriage” cantata da Frank Sinatra e ottengono
un Emmy Award; sono affidate alla meravigliosa voce
di blue eyes anche “Come fly with me” and
“My kind of town”. Dicevano di Jimmy che
era un uomo simpatico, con una geniale creatività
compositiva, affabile, un uomo dagli occhi sorridenti
ed un grande senso dello humour. Sebbene abbia sempre
(o spesso) scritto sull’amore e sul matrimonio,
si sposa in tarda età nel 1969 con Bobbe Brok,
una cantante di rivista teatrale.
L’anima di Jimmy vola nel cielo il 7.II.1990 ma
il suo cuore è sempre con noi.
Perché Jimmy Van Heusen? Una mattina ero a casa,
nel salotto, seduta sullo sgabello del pianoforte di
mio padre… passavo in rassegna le canzoni che
mi piacevano: “It could happen to you”,
“Polkadots and moonbeams”, “Here’s
that rainy day”… mi sono accorta che erano
tutte di Jimmy Van Heusen. Qualche ora dopo ho incontrato
Guido Di Leone e gli ho riferito la mia “scoperta”.
Lui mi ha confessato che Van Heusen è uno dei
suoi autori preferiti e mi ha suggerito di fare un disco…
ho colto la palla al balzo e gli ho chiesto se volesse
partecipare… abbiamo addirittura scritto insieme
“Chester blues”, un blues dedicato a JVH
su cui ho poi aggiunto un testo. Su “It could
happen to you” Guido ha introdotto magistralmente
(forse con un po’ di rumore…!) il suo primo
ingresso alla batteria. Perché un chitarrista
suona la batteria? Perché ha swing, non è
invadente… è un ottimo regista! E’
stato facile poi individuare in Teo e Aldo due compagni
di viaggio meravigliosi: il tiro bluesy di Teo e il
timing frustante di Aldo mi hanno resa davvero felice!!!
Ringrazio:mia madre, mio padre, Lella, le signore Gianna
e Giulia Giannini, Paola Arnesano, Giorgia, Giorgia
e Tania, Mapi, Nicola, Francesco,Pippo Lombardo, Piererluigi
Calducci,Mimmo Scialpi,Chrissie Oppedisano,Marco Giuliani
Tommy Cavalieri,Donato Giove,Angelo Barletta, Tonio
Del vecchio, Gianna Montecalvo, Davide Santorsola, Nico
Marziliano, Roberto Ottaviano, Larry Franco, Mino Lacirignola
e Guido Di Leone.
My friend: un omaggio alla memoria di Gianni, dei bei
momenti trascorsi insieme, dell’amicizia sincera
e spensierata che porterò sempre con me.
Francesca Leone |
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Collaborazioni |
Bossa na minha casa
Fo(u)r
CD BE003 - 2008 |
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Francesca
Leone
voce
Guido Di Leone
chitarra
Giuseppe De Lilla
contrabbasso
Fabio Delle Foglie
rullante e charleston |
1. |
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So Nice |
(M. Valle - N. Gimbei) |
3.16 |
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2. |
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Bim bom |
(J. Gilberto) |
2.04 |
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3. |
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Reza |
(E. Lobo) |
4.12 |
ascolta |
4. |
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Chiclete com banana |
(G. Gill) |
2.52 |
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5. |
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Garota de Ipanema |
(A. C. Jobim - V. De Moraes) |
2.51 |
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6. |
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Chove Chuva |
(J. Ben) |
3.09 |
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7. |
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Samba da minha terra |
(D. Caymmi) |
3.33 |
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8. |
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Berimbau |
(B. Powell - V. De Moraes) |
5.07 |
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9. |
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Samba de duas notas |
(L. Bonfa) |
2.38 |
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10. |
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Este seu olhar |
(A.C. Jobim) |
3.13 |
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11. |
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Brigas
nunca mais |
(A.C. Jobim - V. De Moraes) |
2.54 |
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12. |
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Você
e eu |
(C. Lyra - V. De Moraes) |
1.54 |
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13. |
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Um abraço no Bonfà |
(J. Gilberto) |
2.33 |
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14. |
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O pato |
(N. teixeria - J. Silva) |
3.13 |
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Bossa
na minha casa è un progetto ispirato alla musica
suonata e cantata dal grande chitarrista e cantante
brasiliano Joao Gilberto. La formazione, composta
da Francesca Leone (voce) Guido di Leone (chitarra
classica) Giuseppe de Lilla (contrabbasso) Fabio delle
Foglie (charleston e rullante), esegue i brani tipici
del repertorio di bossa nova degli anni '60.
Edito dall'etichetta Four il cd è caratterizzato
da un sound rilassato, conseguenza naturale della
registrazione effettuata, una piovosa notte di febbraio,
a casa di Guido Di Leone.
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